GIFFONI – Andrea Zorzi non perde mai il sorriso, il garbo e l’intelligenza che va ben oltre le sue qualità sportive. E’ un’icona del mondo dello sport, non solo della pallavolo. Con gli azzurri di Velasco ha fatto parte della generazione dei fenomeni negli anni ’90. Anni magici e forse irripetibili per il volley di casa nostra. Anche se non è mai arrivato l’oro olimpico. Un tabù ancora da sfatare per il mondo della pallavolo azzurra. Andrea Zorzi – ospite di Giffoni Sport – si è raccontato a Radio Sportiva, dando un’occhiata ai Giochi Olimpici ormai imminenti a Parigi.
Andrea Zorzi da protagonista a narratore dello sport. “Io ho smesso nel 1998, tanti anni fa. Ho passato più tempo ormai fuori dal campo che in campo. Ho scoperto che per raccontare bene lo sport ci vogliono tante qualità. Ai giovani mi devo presentare. C’è un’età che è intorno ai 35 anni che è la sliding door. Sono gli adulti che chiedono a come si fa a vincere. Io in effetti non ho ricette, non risposte precise. Posso solo dire come lo sport abbia cambiato la mia vita. Come mi abbia tra virgolette salvato, perché ero in difficoltà per la mia altezza. Ero considerato troppo alto? Io sono più alto di 2 metri, molto più di quanto dicano le mie biografie on line. Io soffrivo da adolescente, ero troppo alto e a disagio. Era la mia peggior nemica, nella pallavolo la mia altezza è diventata una meravigliosa alleata”.
Per la nazionale di Velasco le Olimpiadi sono sempre state un tabù. “Non solo Velasco, anche Montali arrivò nel 2004 in finale, anche Berruto nel 2016. La pallavolo maschile ha avuto tante occasioni per raggiungere l’oro olimpico ma non ce l’ha mai fatta. Comunque entrambe le nazionali, maschile e femminile, in questa Olimpiade possono raggiungere una medaglia” dice Andrea Zorzi a Radio Sportiva.
Che prospettive come allenatore olimpico per Fefè De Giorgi, che Zorzi conosce bene? “Fefè De Giorgi è stato un grandissimo palleggiatore, un simpaticone che ha fatto cose straordinarie. In questi giorni ha confessato che ha dovuto diventare allenatore e utoconvocarsi per andare a un’Olimpiade, non lo aveva mai fatto da giocatore. Ha fatto un lavoro incredibile, in questi anni ha riportato la pallavolo italiana sul tetto sul mondo vincendo Europeo e Mondiale. Squadra molto forte, che può fare grandissimi risultati. L’Olimpiade è un torneo a sè, poche partite di alto livello in un ambiente che può distrarre” dice Zorzi a Sportiva.
Quante medaglie vinceremo come Italia alle Olimpiadi? Quali fronti ci regaleranno più soddisfazioni? “Sono molto felice che sia la spedizione azzurra più ampia della storia. C’è l’aspettativa anche di 40 medaglie. Le nostre migliori prestazioni come Italia è sempre stato quando abbiamo un approccio sotto traccia, non quando si sbandiera troppo. Le due nazionali di pallavolo sono forti. Quella femminile se giocherà ai massimi livelli può vincere, quella maschile davanti a sè la Polonia ma può fare molto bene” le parole di Zorzi a Sportiva, a margine di Giffoni Sport.
di MARCO BISACCHI