Non prosegue la favola di Ben Shelton, col talento classe 2002 che vede interrompersi la sua avventura a Flushing Meadows alle porte della finalissima: il primo qualificato per l’atto finale degli Us Open è Novak Djokovic (2), che regola il rivale col punteggio di 6-3, 6-2, 7-6 (7-4) dopo 2h39′ di gioco. Il primo set è equilibrato solo in avvio, col servizio ad altissime velocità di Shelton (222km/h) che mette in difficoltà Nole: il tennista di Atlanta pareggia sull’1-1 con un break a zero, ma viene ricacciato subito indietro. Il momento decisivo è sul 4-2, quando il serbo ruba il servizio al rivale ed inizia ad approfittare dei suoi errori gratuiti, arrivando a un passo dalla vittoria del set. Shelton prolunga il match con un’ace da 225.3km/h, ma cade sul 6-3. Nel secondo parziale la superiorità tecnica e tattica di Djokovic è ancora evidente, col rivale che sente la tensione nonostante il pubblico sia tutto dalla sua parte: 6-2 e due set di vantaggio per colui che da lunedì tornerà al numero uno del ranking Atp.
Si arriva così al terzo e decisivo parziale, dove tutto sembra mettersi in discesa per Nole: Shelton è discontinuo e scivola in svantaggio sul 4-2. La reazione dello statunitense è però sublime, con una rara lucidità negli scambi lunghi e un colpo fantascientifico in dritto lungolinea. Nasce così l’inattesa rimonta fino al 5-4, che porta Djokovic a servire per restare nel match. Il serbo barcolla, ma rimonta fino al 40-40 e porta lo sfidante ai vantaggi, riuscendo a pareggiare i conti sul 5-5 con l’ace vincente. Shelton rischia grosso sul 6-5, ma annulla un match point e riesce a portare l’esperto rivale al tiebreak. Qui tutto sembra incamminato per la vittoria in scioltezza di Djokovic, che vola sul 5-1 sfruttando la tensione altrui, ma il tennista di Atlanta rientra di prepotenza fino al 5-4 con una serie di errori di Nole. Non c’è spazio però per la favola, perchè il serbo si ritrova e vince 7-4. La partita si chiude così sul punteggio di 6-3, 6-2, 7-6 (7-4) per il serbo. Shelton si consola con l’ingresso nella top-20 mondiale.