Tennis, Wimbledon: Alcaraz strapazza Rune, ora Medvedev

Holger Rune viene rimandato a settembre, come uno scolaretto: impreparato, improponibile, non all’altezza dei livelli raggiunti dal ventenne torero di Murcia, Carlos Alcaraz. Eppure le aspettative erano alte, anche perché questa coppia ha fatto segnare un record: il quarto di finale più “giovane” di Wimbledon nell’era Open, con un solo mese di differenza tra i due ventenni. Invece il controverso e polemico danese è stato spazzato via da errori e incertezze mai esorcizzate nel corso del match. Se almeno il primo set resta in bilico e finisce al tie-break, è perché Alcaraz approccia male la partita e si macchia di qualche superficialità: doppi falli, troppi dritti a rete o lunghi. Anche se il punto decisivo del primo set arriva con una spettacolare risposta di rovescio che spiazza letteralmente il danese. Insomma, non il miglior manifesto della nuova generazione del tennis, almeno per suspense e combattività. Comunque, Carlos Alcaraz si sbarazza del malcapitato Rune in tre set 7-6, 6-4, 6-4, e approda come previsto in semifinale a Church Road.

Fonte: repubblica.it

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