Venghino, signore e signori. Il grande show degli Internazionali Bnl d’Italia è pronto. Ricchi premi (per i tennisti) e cotillons (per il pubblico, anche in città). Il grande circo della racchetta mondiale sta per approdare a Roma. Ancora un mese di pazienza, e poi Djokovic e Sinner, Nadal e Alcaraz insieme a Medvedev e Tsitsipas ci stupiranno con i loro winner magici.
L’ottantesima edizione però ha qualche sorpresa in serbo. Innanzitutto la durata. “Da otto a dodici giorni” dice il padrone della struttura, Vito Cozzoli. Grazie all’upgrade dell’Atp, che ha portato Roma a essere uno dei Masters 1000 Top. Quasi da Grande Slam.
E l’inquilino organizzatore, Angelo Binaghi, già snocciola cifre che andranno rivedute al rialzo. “Abbiamo creato un volume di 285 milioni di euro l’anno scorso. Ma per questo 2023 la prevendita è rosea. In cassa, oggi, abbiamo 11 milioni”. Questo cosa significa? “Un Impatto economico da 400 milioni di euro, caro assessore” scherza (ma mica tanto) Binaghi con l’assessore comunale Alessandro Onorato.
Finito? Per niente: “Questo è il giorno delle donne, e non solo perchè è qui accanto a me Elena Goitini, amministratrice delegata di Bnl, cioè il partner con il quale abbiamo appena rinnovato per almeno altri sei anni, cosa di cui siamo molto contenti, ma anche perchè ci avviamo – in tre anni – all’uguaglianza del montepremi, maschile e femminile. Non parliamo di bruscolini, ma di 8 milioni di euro. Una grande conquista, cui ha contribuito anche la mia vicepresidente, Chiara Appendino. E, ripeto, la Bnl che ci ha rinnovato la fiducia. “Un accordo è come un matrimonio, no? Ci sono convergenze, complicità” ha dunque risposto Elena Goitini. “Un torneo grande, da far diventare ancora più grande per far parlare dell’Italia fuori dall’Italia”. E su questo Cozzoli ha poi concluso: “Per noi Roma è allo stesso livello degli Slam. Da qui al 2026 vedrete un impatto straordinario, con investimenti strutturali e permanenti, fino a Illuminazione e connessione wi-fi”. Ma un torneo aggiuntivo ci sarà anche in città: “Avremo notti bianche, con sfide tra i negozianti per le vetrine e premi in palio” ha anticipato Onorato.
Ma cosa vedranno al Foro gli appassionati muniti di biglietto? Un ponte, nuovo di zecca. Gli spettatori dovranno stare con il naso all’insù, perché l’area riservata ai giocatori sarà collegata al Centrale tramite questa novità: sarà evitato il contatto con il pubblico. Infatti la nuova Player’s Lounge passerà dall’ex Aula Bunker alla zona Piscine (che qualcuno, nel mondo del nuoto, chiama “La striscia di Gaza”), rendendo più facile la logistica degli atleti. Resta un’ultima scommessa, il tetto: questa estate sarà istituito un nuovo bando per individuare la ditta costruttrice, l’obiettivo è l’edizione 2025 o, appunto, il 2026.