Nel Processo di Sportiva è intervenuto il giornalista de La Stampa Giorgio Viberti.
“Nel ciclismo ci sono già dei casi di corridori contagiati dal Coronavirus, ha senso far disputare ugualmente corse a rischio come Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo? Non puoi impedire alla gente di seguire per le strade le corse, anche il risultato tecnico verrebbe falsato: non credo sia interesse di nessuno fare delle corse amputate e a rischio per la salute di tutti. C’è il grosso interrogativo del Giro d’Italia, è a maggio e partirà dall’Ungheria: l’Ungheria vorrà un’invasione di migliaia di persone dall’Italia e dagli altri paesi? Ci sarebbero delle forti pressioni per spostare la partenza del Giro, che poi arriverà a Milano che è una zona molto calda. Organizzare una corsa coinvolge centinaia di persone, anche le squadre hanno un seguito enorme fra meccanici e tecnici, tutti racchiusi in spazi stretti, ed è quello che si vuole evitare”
