Venerato: “Ibra simbolo del fallimento di un progetto, ma fa la differenza”

Nel Microfono Aperto per rispondere alle domande degli ascoltatori è intervenuto Ciro Venerato.
“Il Napoli è una trattoria non un ristorante a 5 stelle, non ha alle spalle un colosso ma un grande presidente – al di là di uscite dialettiche censurabili – che fa quello che può. In panchina ha bisogno di artigiani, come Gattuso, non di gestori di lusso.
A volte si piange mediaticamente sugli arbitraggi per provare a prevenire eventuali errori futuri, è un vecchio metodo che non condivido, ma che anche gli allenatori stranieri come Fonseca imparano in fretta.
Con Ibra il Milan se la gioca nel derby. Il suo arrivo è la sconfitta della società, intesa come il fallimento del progetto giovani. Detto questo Zlatan è uno che fa la differenza anche con le stampelle.
Corini è l’ultimo dei colpevoli, Cellino poteva spendere per rinforzare il Brescia invece di prendere Grosso prima e Lopez che non ritengo superiori a Corini”.

De Ligt deve crescere, anche Platini ci mise 6 mesi ad inserirsi: farà sicuramente la differenza, l’impatto non è stato facile anche perché i movimenti chiesti da Sarri non sono semplici.
Se dovessi scegliere preferisco Cristiano Ronaldo per come intendo il calcio ma tecnicamente Messi è unico: dopo Maradona e Cruijff è il più grande”.

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