Così Stefano Cecchi al ‘Microfono Aperto’:
SU BOATENG: Non credo sarà il perno della Fiorentina ma prenderlo a un milione non è un affare spiacevole.
SUL MERCATO: Ho l’impressione che ci siano mercati paralleli. Perché Kean vale 40 milioni e Lazzari 10? Forse la valutazione del giocatore dipende dal procuratore? Su certi prezzi non mi do spiegazioni.
SUL NAPOLI: Capisco la delusione quando certi colpi di mercato sembrano a un passo e non si concretizzano. Ma oggi il Napoli è un’eccellenza, è già attrezzato e tratta giocatori come Pepè a 85 milioni. Se oggi il Napoli è competitivo è perché non ha fatto il passo più lungo della gamba. Milik? Un buonissimo attaccante.
SU NIBALI: Sapere che è stato insultato un po’ ha colpito. I social hanno sdoganato l’idea che l’offesa sia un diritto. Ho visto grandissime rivalità nel ciclismo, ma sempre con correttezza.
SUI NUMERI: Nel calcio i numeri sono simboli profondi. Non si da il 10 al primo che passa, perché dietro quel numero c’è una storia di sacrificio. Questa idea che nel calcio i numeri non contano è una follia moderna.
SULLA JUVE: Vince perché la sua terza squadra lotterebbe per vincere il campionato. Fa una politica sportiva senza errori e la mia paura è che sarà così per molto tempo. L’unica che tenta di competere è il Napoli.
