Settebello, Campagna: “Per sport come il nostro un problema la mancanza di incassi dai palazzetti”

Così Sandro Campagna, CT del settebello, ai nostri microfoni:
Raduno? E’ dal 7 di marzo che non si gioca. Abbiamo ripreso ad andare in acqua ma ancora non abbiamo potuto effettuare qualcosa di simile alla pallanuoto, e questa è la parte che ci manca di più. Il processo di riadattamento è ancora più lungo. Visto che l’attività di club non è iniziata, io ho l’esigenza di portare i ragazzi a ferragosto, in modo che potranno riprendere le attività subito dopo le ferie.

Protocollo? Abbiamo un protocollo da rispettare, ma con la distanza necessaria non possiamo giocare a pallanuoto. Aspettiamo i prossimi protocolli, sperando di poter fare di più. Mi auguro si riprenda, per cercare di avere anche motivazioni.

Lockdown? La nostra federazione si è arresa tra le ultime, adesso siamo pronti a riprogrammare le attività, sperando che le piscine possano riaprire. Poi vedremo anche quante squadre avremo in A1.
Sport post-lockdown? Il calcio ha scelto giustamente di difendere la categoria, gli altri sport per non fallire dovevano non giocare, perché senza gli incassi dei palazzetti sarebbe stato un problema. Fermarsi è stata un’esigenza sanitaria ed economica.

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