Francesco Marroccu, ex direttore sportivo del Genoa, ha parlato a Radio Sportiva: “Sono arrivato al Genoa probabilmente nel momento peggiore della stagione, eravamo ultimi con 10 punti. Ho partecipato al cambio dell’allenatore, con Nicola abbiamo patito le pene dell’inferno per conquistare la salvezza. Nel mercato di gennaio il nostro leitmotiv è stato prendere giocatori che, per motivi diversi, avevano un senso di appartenenza al Genoa. Abbiamo quasi rifatto tutta la squadra, confermando gli elementi utili al calcio di Nicola.
Il lavoro mio e di Nicola è stato molto positivo, ma se non avessimo centrato l’obiettivo saremmo stati ritenuti responsabili. Tutti hanno meriti, dietro questa salvezza c’è quella si chiama squadra fantasma, cioè tutti coloro che lavorano dietro le quinte, ci siamo uniti nelle difficoltà. Futuro di Nicola? Non voglio parlarne per non invadere il lavoro di chi andrà a sostituirmi. La ratio dietro alla mia sostituzione? Da dirigente dico che è giusto. In questo periodo molto difficile sono diventato una figura promiscua, ho compromesso i miei rapporti interpersonali per raschiare il fondo del barile e oggi non saprei se le mie scelte sarebbero dettate dalla riconoscenza o dalla meritocrazia. Ho fatto due lockdown, uno con la mia famiglia e uno con il Genoa.
Il presidente ha fatto bene, serve una figura libera, che non ha vissuto la realtà in questi mesi di non calcio. Per quei ragazzi e per quello staff tecnico mi butterei nel fuoco, sono coinvolto emotivamente, ritengo che la scelta di Preziosi di sostituirmi sia da condividere. Tutti, da Nicola ai giocatori, meriterebbero di restare al Genoa, ma i dirigenti devono essere cinici e lascio a loro la decisione. Sono sicuro che qualsiasi decisione presa sarà condivisa. Mio futuro? Abbiamo deciso di lasciare il Genoa tre giorni fa e non ho avuto tempo di pensare al futuro. Ora voglio stare con la mia famiglia, penso a loro e mi riposo, poi inizierò a guardarmi intorno. Il momento più bello è stato l’abbraccio tra i protagonisti a salvezza ottenuta, quello più brutto la sconfitta con il Parma”.
