Nel Processo di Radio Sportiva è intervenuto l’ex Presidente della Lega di Serie C Mario Macalli.
“Ci sono state delle incomprensioni notevoli che sono sfociate i situazioni non molto piacevoli. C’era una decisione presa dalla Lega Serie A di giocare alcune partite come Juventus-Inter a porte chiuse in una determinata giornata, poi improvvisamente il giorno prima della gara è cambiato tutto e da qui è nato il can can: qui c’è un problema gravissimo che riguarda l’intera nazione e che non è semplice da gestire, è evidente che qualcuno ha provato a fare i propri interessi però adesso ci si è resi conto che le cose vanno gestite in un’altra maniera. C’è stato un intervento governativo che ha stabilito che adesso si deve fare così, quindi se vogliono giocare si devono adeguare. Se Juve e Inter vanno avanti in Europa, la Coppa Italia non si gioca più: non si può giocare in estate, con squadre in cui sono cambiati i giocatori, è una barzelletta. I dirigenti delle categorie minori dicono che giocare a porte chiuse distrugge il calcio, ma è vero per le squadre che hanno migliaia di spettatori, le altre forse ci guadagnano a non aprire gli stadi. Sotto il profilo sportivo ci perdono tutti, sotto quello economico il 50% ci guadagna e l’alto ci perde. Il calcio italiano è un’azienda particolare, ognuno cerca fin che può di portare l’acqua al proprio mulino anche se adesso finalmente pare che si sia trovata una soluzione”
