Ciccio Graziani ha risposto alle domande degli ascoltatori di Sportiva durante il “Microfono Aperto”.
SULLA SITUAZIONE IN CASA MILAN: “Il tifoso milanista è un po’ dispiaciuto e probabilmente anche un po’ arrabbiato. Certe decisioni e certi screzi, se fossero capitati in alti momenti, sarebbero stato più capibili. I risultati sono nettamente migliorati, questo fulmine a ciel sereno non ci voleva. Ci sarà sicuramente l’addio di Boban e molto probabilmente anche quello di Maldini, il fatto che sia successo ora non fa bene alla squadra. Queste decisioni si prendono a fine stagione, c’è un po’ di masochismo all’interno della società”.
SUL PERCHÉ IN SERIE B SI GIOCA A PORTE APERTE E IN SERIE A NO: “Credo che le cose cambieranno in maniera drastica anche in Serie B, verranno giocate tutte le gare a porte chiuse per un certo lasso di tempo. Ce ne faremo una ragione, l’importante è che tutto sia fatto in funzione della salute degli italiani”.
SE LO STOP AIUTA LE SQUADRE IN ALLENAMENTO: “Teoricamente sì ma mi metto anche nei panni dei giocatori che avranno le stesse preoccupazioni di tutte le altre persone che in questo momento si trovano in Italia”.
SU PIOLI: “Lo confermerei assolutamente per come i Milan si è ripreso e per il carattere dimostrato dalla squadra”.
SULL’INFLUENZA DELLA JUVENTUS NELLE DECISIONI PRESE DALLA POLITICA DE CALCIO: “Una Lega Serie A debole dà adito a tutti questi discorsi. Sarebbe servita una decisione netta, forte”.
SULLE DICHIARAZIONI DI ZHANG: “Dobbiamo ritrovare tutti un po’ di buon senso e un pizzico di educazione. Quando si è dentro al sistema, prima di attaccarlo prova ad alzare al telefono per parlarne direttamente”.
SULLA PRESIDENZA DEL MILAN: “Se la società fosse rimasta nelle mani di chi c’era prima, oggi il Milan vivrebbe momenti molto più difficili rispetto a quelli attuali. L’importante è che Elliott non si dimentichi mai la storia del club”.
SU ZANGA AL CAGLIARI: “Ho incontrato Walter non più di una settimana fa, mi sembrava un leone in gabbia. Mi ha detto di avere voglia di guidare una squadra, di lavorare. Mi dispiace per Maran, ha lavorato bene e non l’avrei mandato via”.
SUL GENOA: “Ha tutte le possibilità per tentare di salvarsi, ad oggi sarebbe retrocessa ma davanti ha la Sampdoria, il Lecce, il Torino e l’Udinese. La Fiorentina la considero fuori dalla bagarre”.
