Per commentare il rinvio dei campionati di pallanuoto maschile e femminile, a Radio Sportiva è intervenuto Marcello Giliberti, presidente della Telimar Palermo, uno dei club più colpiti dal Covid con tre atleti positivi.
“Conoscevamo la normativa in termine di prevenzione, durante tutto il periodo estivo sono state applicate attentamente tutte le procedure gestendo 2500 soggetti all’interno del nostro club e ci apprestavamo ad affrontare il campionato nello stesso modo. L’unico momento di assembramento è stato quando abbiamo conquistato l’accesso alla Final Four di Coppa Italia: abbiamo fatto una foto festante tutti insieme, per il resto abbiamo rispettato tutti i protocolli ma nella quotidianità tutti siamo esposti al rischio Covid. Dei nostri tre positivi due sono asintomatici: abbiamo monitorato tutti attraverso tamponi e test sierologici ogni 14 giorni, dopo la seconda fase di Coppa Italia Lo Cascio ha avuto la febbre, poi ha perso l’olfatto e il tampone ha avuto esito positivo. A quel punto abbiamo messo in quarantena chi era entrato in contatto con lui, circa 25 persone. Si è preso atto dell’impossibilità di far partire il campionato, per ora sono state rinviate le prime due giornate ma stiamo ragionando su come ripartire: immaginiamo dei minigironi territoriali, creando delle bolle con tre quattro squadre che si affrontano in due giorni per poi rivedersi dopo un mese, ma questo non può che passare su dei tamponi preventivi. I protocolli del calcio non sono sostenibili”
