Mauro Meluso, Direttore Sportivo del Lecce, è intervenuto ai nostri microfoni affrontando la questione relativa alla ripartenza del campionato
Sul blocco delle retrocessioni: “Fra le 16 società che hanno chiesto il blocco c’è anche il Lecce, noi abbiamo chiesto due retrocessioni in caso di stop. Insieme ad altre società, circa dieci, abbiamo chiesto che ci siano due retrocesse invece del blocco. Come Lega A dobbiamo salvaguardare gli interessi dei nostri associati. Vorremmo che ci fosse una strategia meritocratica, anche se speriamo di concludere sul campo il campionato. Qualora questo non fosse possibile dovrà essere il merito sportivo il principale criterio. In caso di retrocessioni o promozioni matematiche poi il discorso sarebbe chiaro. Se in B non si dovessero disputare i play-off non è pensabile che venga promossa una squadra che non li ha fatti: qualora non si facessero sarebbe difficile pensare a una terza retrocessa dalla A”.
Sulle cinque sostituzioni: “Accettiamo con attenzione le innovazioni, ma non avrei cambiato le regole in corsa. Credo che si debba aprire e chiudere un campionato con le medesime regole, a prescindere da eventi sopraggiunti. Abbiamo due giocatori per ruolo, ma partiamo con un handicap indifferente visto che due anni fa giocavamo in Serie C… La proposta è stata accettata e quindi ci adeguiamo”.
Sui contratti in scadenza: “Senza polemica dico che è una situazione che andrebbe regolamentata a monte. I giocatori in prestito e in scadenza hanno bisogno di una norma ad hoc per stare ‘tranquilli’: non ci può essere una trattativa singola ma una regola generale per evitare che sia falsato il campionato. Sono certo che gli organi competenti agiranno. Una squadra che ha ad esempio otto giocatori interessati se non trova l’accordo rischia di ripartire con organico ridotto al cospetto di altri che invece si sono accordati liberamente. Ci attendiamo una direttiva uguale per tutti”.
