Il responsabile dello staff medico del Bologna Gianni Nanni, delegato dei medici di serie A in Commissione FIGC, è intervenuto a Radio Sportiva per provare a spiegare quello che sta accadendo in casa Lazio.
“Che i tamponi diano risultati diversi è possibile, ma il problema è che dobbiamo avere certezze: a noi medici di serie A viene affidata la salute di tante persone e quindi dobbiamo arrivare a una soluzione finale e certa, per cui chi è positivo è contagioso e quindi va allontanato e non può giocare. Abbiamo chiesto di affidare gli esami a un unico istituto e credo sia una buona soluzione: se n’è sempre parlato ma ci sono state difficoltà ad affrontare questo argomento mentre noi un’autorità sul Covid l’abbiamo sempre chiesta, perchè vuol dire certezza e regolarità. Credo che finalmente arriveremo a una centralizzazione degli esami con un’autorità che sovrintende a queste problematiche. I casi a lettura diversa fra laboratori devono essere un numero esiguo, non si può accettare che la Synlab dia la negatività su casi che vengono considerati positivi dalla Uefa: bisogna arrivare all’uniformità, i casi incerti devono essere veramente minimi. Se i test molecolari di Immobile sono negativi e si dimostra che lui non è stato positivo negli ultimi dieci giorni, può giocare. Tutti abbiamo l’obbligo di denunciare all’Asl quando c’è un positivo, poi la Asl lo prende in carico e dice quando può rientrare nella comunità. Ho sentito il dottor Pulcini e mi ha dato garanzie sul fatto che la Lazio ha fatto tutto quello che doveva fare per la sicurezza di tutti. E’ un collega di prim’ordine, ci dobbiamo fidare di quello che dice fino a prova contraria. Il protocollo ha sempre retto, ci ha permesso di terminare lo scorso campionato regolarmente e ci permette di andare avanti ancora, se stiamo attenti a rispettarlo possiamo andare tranquilli”
