Mauro Vegni, direttore del reparto corse RCS, così ai nostri microfoni:
Sul calendario: E’ un primo passo avanti verso una stagione, seppur molto martoriata. Proviamo a ripartire e questa è la cosa fondamentale.
Sulle gare sovrapposte: Non si poteva eliminare tutte le sovrapposizioni, ma si poteva provare a fare di meglio piuttosto che avere tutte le classiche sotto il giro d’Italia.
Sui corridori: Le squadre dovranno fare delle scelte e questo non gioverà nemmeno a livello televisivo. Si è voluto mantenere troppi canoni del ciclismo convenzionale, tipo le classiche del nord come da tradizione. Per me la priorità era solo ripartire.
Sui vincoli: Situazione particolarissima, spero che quel che è stato scritto si possa effettuare. Il ciclismo a porte chiuse è un’aberrazione, ma visto quel che è accaduto alcuni vincoli dovranno essere rispettati. Uno dei problemi a cui si guarda sono gli spostamenti. Esistono norme e regole diverse da paese, speriamo che venga fuori una sorta di equilibrio da parte di tutti i governi. Così facendo si potrebbe cercare di dare continuità alle corse.
