Stefano Cecchi, giornalista de La Nazione e nostro opinionista, ha parlato a Radio Sportiva.
SULLA POSIZIONE DELLA UEFA DAVANTI ALL’EMERGENZA CORONAVIRUS: “Non esiste alternativa a fermare tutto, stiamo navigando tutti a vista. Qua in Italia siamo terra di frontiera, in piena emergenza, ma Spagna e Francia arriveranno al punto in cui noi ci troviamo in questo momento. Nella vita ci sono delle scale di priorità e in questo momento il calcio viene dopo molte cose, ieri non sono riuscito ad assistere alle gare di Champions”.
SULL’ITALIA COME ESEMPIO: “Questa cosa qua nessuno l’aveva mai vissuta prima, siamo dei precursori. L’Italia sta facendo delle scelte elogiate anche dall’OMS, stiamo reagendo in maniera esemplare. Nessuno ha la ricetta in tasca, evitiamo polemiche nei confronti di chi è chiamato a decidere. Dobbiamo stare insieme come popolo, l’esempio dei Mondiali del 1982 è bellissimo”.
SU COME L’EMERGENZA CORONAVIRUS E’ VISSUTA ALL’ESTERO: “In Spagna e in Francia non c’è la consapevolezza del dramma, per questo dal nostro punto di vista certe cose ci sembrano inspiegabili. Sono indietro di due settimane/dieci giorni”.
SUI PLAY-OFF IN SERIE A: “Fino al 3 aprile non parliamo di play-off e play-out, in questo momento non me ne importa niente. Ci sono altre esigenze e ci saranno finché non usciremo dal tunnel”.
