Così Paolo Brusorio de ‘La Stampa’ nel ‘Processo di Sportiva’: “La crisi strutturale del Torino è una crisi di campo e il principale responsabile è Cairo. E’ stato imbarazzante il suo immobilismo nonostante gli evidenti problemi. Ha incassato dei soldi ma ha perso solo giocatori. Il cambio di allenatore è la firma sul fallimento della stagione. I giocatori sono professionisti e non potevano farsi condizionare da un allenatore che sapevano non sarebbe stato confermato. La partita con il Milan aveva un po’ illuso. Questa squadra si accende con degli episodi ma non c’è stata una ripresa strutturale. Tutto questo è molto strano perché l’anno scorso il Torino ha fatto un ottimo campionato e quest’anno c’èrano le premesse per farne uno migliore. Longo? Figura non adatta a questo momento ma non c’èrano molte alternative. Non dico ci sia il rischio retrocessione, ma di implodere e complicarsi la vita”.
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