Fabrizio Biasin, durante il microfono aperto di Radio Sportiva, ha risposto alle domande in diretta degli ascoltatori. Ecco le sue considerazioni:
Sul Milan: “Negli ultimi cinque anni gli errori sono stati clamorosi. La classifica attuale rispecchia le cose fatte male a livello di mercato e gestione non soltanto nella scorsa estate. Mi sembra difficile che il Milan possa rimettere in piedi la stagione. Pioli era riuscito a sistemare la squadra, ma sono mancate tante cose a livello psicologico. Tante altre squadre contendono l’Europa e non ci sono le condizioni per fare risultati. Condivido la scelta Ibra dalla panchina. Piatek ha giocato male e forse perderà il posto. Suso? In altri contesti forse renderebbe molto di più, ma in questo momento va lasciato a riposo perché non è in condizione”.
Sull’Inter: “Lukaku? Marotta ha avuto straragione. L’ha avuta anche Conte, che ha imposto il suo arrivo appena giunto in panchina. La scelta è stata azzeccata in pieno. Il mercato porterà un centrocampista e un esterno all’Inter. Ma il valore è di tutto il gruppo: giusto dare un rinforzo ma senza stravolgere l’organico. Eriksen? L’Inter lavora su più piani: Vidal piace tanto a Conte anche se la pista è difficile per le ritrosie del Barça. Con il Tottenham serve una cifra importante, a giugno andrà in scadenza. Penso che Marotta ce la metterà tutta”.
Sul Brescia: “Penso che si potrà salvare, ha avuto una pausa illogica di un mese con Grosso e poi è tornata a giocare. Ha qualche difficoltà ma può mantenere la categoria”.
Su Juric: “Mi sembra un nuovo Gasperini. Forse non ha ancora bellezza di gioco, ma ha una squadra atleticamente preparata e coraggiosa. Sta facendo benissimo dopo qualche stagione meno brillante”.
Su Caldara: “Al Milan non lo abbiamo mai visto, non mi sembra che ci siano spiragli per lui. Se tornerà a Bergamo potrà tornare quello di due stagioni fa e se l’Atalanta lo vuole riportare in nerazzurro significa che crede in lui. Singolarmente la rosa del Milan è buona, ma ognuno gioca al 50%. In estate si è scelto di puntare sui singoli ma non sul gruppo. Con Giampaolo si è puntato su un impianto di gioco senza materiale per farglielo esprimere”.
Sulla Juve: “Se Sarri non dovesse centrare gli obiettivi sarebbero a rischio anche i dirigenti. I primi sotto esame saranno anche Paratici e Nedved. Ma in questo momento è solo un processo preventivo e Sarri sta facendo un ottimo lavoro”.
