Biasin: “Kumbulla ottimo prospetto, ma non innamoriamoci. Balotelli? Ci speravo”

Fabrizio Biasin, durante il microfono aperto di Sportiva, ha risposto alle domande in diretta degli ascoltatori. Ecco i principali passaggi:
Sulle querelle Balotelli: “A Brescia ennesima riprova che ha il più alto differenziale fra potenziale e capacità di valorizzarlo. Ormai a 30 anni continuiamo a parlare di occasioni buttate: questa era la classica occasione per fare bene e invece…”.
Sull’algoritmo: “Una soluzione che non piace a nessuno. Serve per dare sentenze se non si terminasse il campionato, ma sono tante chiacchiere. Il campionato arriverà a una conclusione, un modo si troverà e non dipenderà dall’algoritmo. Blocco retrocessioni? Sarebbe assurdo, già è fastidiosa così perché si può pensare che ci sia convenienza personale”.
Sul Cagliari: “Non sono deluso dal Cagliari, mi aspettavo però che potesse mantenere l’andatura ottima che aveva avuto a inizio campionato. La squadra è ben costruita e gioca bene: ha la possibilità anche in futuro di fare bene”.
Sul Napoli: “Mertens? Alla fine De Laurentiis si è accorto di avere un asso in squadra. Il giocatore ha sempre dato la priorità al Napoli ed è giusto che sia così. Però all’Inter mi sarebbe piaciuto molto”.
Sulla lotta scudetto: “La Lazio stava facendo una stagione pazzesca, ma ora alla ripresa sono curioso di capire cosa succederà, ma sono convinto che l’obiettivo scudetto resterà di attualità. Combattere con la Juve è dura, anche per la rosa ampia dei bianconeri”.
Su Kumbulla: “20 anni, ottimo prospetto. Non bisogna però troppo innamorarsi sul mercato. Non so se andrà alla Juventus o all’Inter”.
Sul protocollo del CTS: “Ho la sensazione che il tema quarantena di squadra possa essere rivisto, specie se i numeri si abbasseranno ancora. Se permarrà questo protocollo o facciamo finta di niente e arriviamo in fondo oppure non si finisce. Credo si arriverà all’isolamento del singolo”.
Su Tonali: “L’Inter non vuole andare oltre i 40 milioni, assomiglia a quella per Barella. Penso che ci sia l’ok del giocatore, si tratta di trovare la quadra con Cellino e secondo me ci sono buone possibilità”.
Sul Milan: “Per la cessione del Milan tutto passa dalla cessione stadio. Con un nuovo San Siro potrebbero arrivare acquirenti di maggiore livello. Oggi vedo difficile che ci possano essere investimenti nel Milan. Quando si bada ai conti difficilmente si raggiungono risultati”.
Sulla ripartenza: “La scadenza del 30 giugno è fra le più incredibili: ancora non abbiamo raggiunto un modus operandi comune e ognuno deve accordarsi personalmente. Sanchez? Può avere spazio nell’Inter vista la querelle Lautaro, anche se costa tanto”.
Su Conte: “Ci sono tanti critici: ma per me sta facendo un ottimo lavoro anche se non so se vincerà subito. Nel futuro potrà avere successo però: con questo gruppo di lavoro vuole fare un salto in avanti importante e si pone obiettivi chiari”.
Sulla cessione di Icardi: “Lui sicuramente è un giocatore importante e il PSG lo sa. Per come sono andate le cose la situazione è ideale e guadagnano tutti. Che potesse andare diversamente è storia vecchia. Nainggolan? L’Inter farà un tentativo per reintegrarlo, magari con un incastro per piazzarlo”
Sulle 5 sostituzioni: “Non si poteva fare diversamente: accontentare tutti è impossibile e bisogna accettarlo. Chi ha la rosa ampia è sicuramente favorita, ma non ci sono alternative: 3 cambi sono troppo pochi con le tante partite da giocare”.
Su Eriksen: “Come qualità non si discute, un tecnico intelligente come Conte deve essere bravo a trovargli la giusta collocazione a centrocampo. È talmente forte che una soluzione verrà naturale”.

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