Durante il microfono aperto di Radio Sportiva, Stefano Agresti ha risposto alle domande in diretta degli ascoltatori. Ecco le principali considerazioni:
Sul Grande Torino: “Il legame fra i tifosi del Toro e il Grande Torino è speciale. Quell’incidente drammatico che ha cancellato una grande squadra l’ha fatta ulteriormente diventare leggendaria e ha grande affetto e amore in tutta Italia. Al Filadelfia si respira aria speciale”.
Sul taglio degli stipendi: “Taglio stipendi? Molti giocatori hanno avuto la sensibilità di accettare una decurtazione dell’ingaggio. I loro stipendi sono fuori dalla norma ma quei contratti non li hanno firmati da soli”.
Sul protocollo sanitario: “Il CTS chiede che se un calciatore sarà trovato positivo venga curato come da protocollo e chi è entrato in contatto con lui va in quarantena. È il nodo fondamentale per far ripartire il campionato. Il rischio è quello di bloccare di nuovo tutto. Dal 18 maggio tutto il gruppo squadra potrà essere chiuso in un ambiente ovattato. Ovvio che qualche contatto con l’esterno ci potrà essere e con esso qualche rischio di contagio. L’obiettivo sarà minimizzare il pericolo”.
Sull’impossibilità di giocare alla stessa ora: “I club oggi vivono dei proventi televisivi, che incidono molto nei bilanci. Per questo pesano molto i provider dei diritti. Giocare tutti alla stessa ora significherebbe penalizzare la vista delle singole partite e le squadre otterrebbero meno soldi”.
Su Tonali: “Tutti i club più importanti si sono interessati a lui. Inter e Juve sono motivate nella possibilità di acquistarlo: a lui piace anche il Milan, perché ne è tifoso e perché forse avrebbe più posto in squadra. Ragionevolmente, viste anche le possibilità economiche, credo che andrà in nerazzurro o in bianconero”.
Sulle parole di Pecoraro: “Ha aperto un fronte di dibattito inquietante. È curioso che proprio la parte relativa all’espulsione di Pjanic che ha fatto tanto discutere non compaia nelle registrazioni dei colloqui fra Orsato e Var. Mi aspetto che si vada in fondo a questa vicenda”.
Sul Napoli: “I tifosi del Napoli vorrebbero vincere, è legittimo. Forse è mancato solo l’ultimo salto di qualità. Gli Azzurri erano arrivati a un punto di svolta ma ora sembra che serva un rinnovamento drastico. Vediamo come viene portato avanti”.
Sulle parole di Spadafora: “Il Ministro mi sembra contro lo sport anziché per. Non si rende conto che tutto dipende dal calcio: il suo post di ieri è molto sbagliato, in questo momento è in difficoltà anche all’interno della sua maggioranza. Se non fosse intervenuto ieri il Viminale oggi nessun calciatore di A nessuno avrebbe potuto allenarsi ma 5000 tennisti sì”.
