Il regno di Max Verstappen e della Red Bull è in pericolo. Ma la minaccia non viene solo dalla McLaren dei “gemelli terribili” Norris e Piastri o dalla Mercedes dell’arci-nemico Hamilton. C’è il rischio che il castello crolli dall’interno. Finché il campione del mondo vinceva con facilità, e la sua macchina dominava, sembrava tutto perfetto. Ma ora che i risultati non arrivano più, e la vettura è in crisi rispetto alle concorrenti, stanno tornando a emergere i tanti dissapori rimasti sotto traccia dall’inizio della stagione. La rabbia di Max durante il GP di Ungheria, contro il team e gli avversari, è stato lo sfogo di questa grande frustrazione. Un atto pubblico, in mondovisione, fatto apposta per manifestare all’esterno il proprio scontento.
L’atmosfera nel team è diventata irrespirabile e le prestazioni non lo soddisfano più. Perciò Verstappen potrebbe decidere di lasciare la Red Bull già a fine anno, se il contesto resterà lo stesso. Per evitarlo, rinviando i propositi al 2026, servirebbe una svolta positiva nel rendimento in pista della macchina. Di certo, Toto Wolff è pronto ad accoglierlo alla Mercedes al posto di Hamilton, facendogli ponti d’oro. Al momento non ci sono clausole di uscita nel contratto da poter sfruttare, ma se i Verstappen volessero forzare la situazione facendo leva sull’incompatibilità ambientale, sarebbe difficile per Horner obbligarli a restare