Jean Todt è vicino all’epilogo del suo mandato in qualità di presidente della FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile), carica che il manager classe 1946 ha iniziato a ricoprire dal 23 ottobre del 2009. Per la sua successione in questo mese di dicembre si sfideranno il candidato Graham Stoker – che rappresenta la linea della continuità in qualità di attuale vice-presidente – e il candidato Ben Sulayem, che invece incarnerebbe una certa discontinuità rispetto all’attuale establishment qualora dovesse raccogliere maggior consenso alle urne.
Cosa farà dunque Todt nel 2022? Niente pensione, almeno non secondo l’edizione odierna de Il Corriere della Sera. Il presidente della Ferrari, John Elkann, sta infatti valutando l’offerta dell’ex team principal pronto a tornare a Maranello nel ruolo di ‘superconsulente’, una figura che ricalcherebbe quella che è stata Niki Lauda in Mercedes nell’era turbo-ibrida, con il tre volte iridato che ha spalleggiato in maniera eccellente il team principal Toto Wolff. Dal 1993 al 2009 Jean Todt ha firmato 14 titoli mondiali alla guida del muretto della Ferrari, un’era consegnata alla storia anche grazie alle figure del Presidente Luca Cordero di Montezemolo e di Michael Schumacher.