Il ct dell’Albania Sylvinho a Sportiva: “Guardiamo sempre all’Italia”

A Radio Sportiva oggi è intervenuto Sylvinho, da gennaio allenatore dell’Albania, ex giocatore di Arsenal, Barcellona e City.

“Da 8 mesi siamo lì a lavorare – ha detto il tecnico brasiliano – devo dire che ho trovato un buon ambiente, una ottima Federazione, ma anche calciatori forti. Ho deciso con la staff di vivere a Tirana per iniziare da subito un lavoro importante, con energia e organizzazione. Per ora stiamo facendo bene, ma mancano ancora tre partite difficili per qualificarsi agli Europei 2024”.

Considerando Asslani, Ismaili, Hysaj, Bajrami: lei mister deve guardare per forza verso la serie A?

“Ogni 15 giorni siamo in Italia, è vero. Abbiamo in Italia calciatori forti, e poi… buon cibo e buon caffè …(ride). Ma anche Ramadani, altri diciottenni bravi…Per un giocatore giocare in una grande società è bello, si migliora. Io non so consigliare un giocatore sul fatto di andare a giocare in un posto o in un altro, ci sono staff, procuratori, per questo. Sono contento con la mia nazionale, credo che l’abbinamento perfetto per un giocatore sia andare in una società importante e poter giocare”.

In serie A, come vede Sylvinho il derby di San Siro ma anche l’Inter dove è stato collaboratore di Mancini fino al 2016?

“Quella nerazzurra è stata una stagione complicata all’inizio lo scorso anno, ma poi Inzaghi e il suo staff hanno fatto benissimo, arrivando alla finale di Champions col City, una partita molto tirata e sofferta. L’Inter è forte, si difende bene, riparte veloce, è costruita bene”.

Che momento sta vivendo la Nazionale, nel passaggio da Mancini a Spalletti?

“Sono sincero, ho visto poco, da quando sono arrivato qui a gennaio, mi sto concentrando solo sull’Albania. Il presidente della Federazione poi parla italiano. Ho da seguire 50-60 giocatori albanesi bravi in giro per il mondo. Mancini è stato super a vincere l’Europeo, la sua scelta di andarsene è stata personale ed è difficile da valutare come decisione”.

Quanto lavoro c’è da fare per Sylvinho?

“Molto. Mi aiuta anche la Federazione albanese, che si occupa dei ragazzi under 17 e18 in giro per l’Europa, come in Italia, Germania, Svizzera. Tutti pronti per un futuro da noi per Under 19 e Under 21. Io non penso all’Europeo 2024 in questo momento, abbiamo vinto l’ultima in casa della Polonia e ho detto al presidente che ci mancano tre finali per arrivare al traguardo, ma il girone è difficile. La Repubblica Ceca ancora non ha perso, per esempio, può succedere sempre di tutto. Obiettivo è qualificarci, arrivare a novembre in condizione di farcela”.

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