Un altro Mancini nella Sampdoria. E già questo spalanca le porte del cuore di qualsiasi tifoso sampdoriano. Da Roberto ad Andrea che verrà inserito nel club di Matteo Manfredi e Andrea Radrizzani nel gruppo di scout, ma con la possibilità di poter svolgere anche il ruolo di direttore sportivo. Dopo non aver trovato l’accordo con Mattia Baldini, altro figlio d’arte (Franco il padre), ecco dunque la scelta. A sorpresa, perché si tratterebbe della prima esperienza da “titolare” nel ruolo dopo aver abbandonato la carriera da giocatore molto giovane. Andrea deve ancora compiere 31 anni infatti. Dopo essere cresciuto nelle giovanili di Monza, Inter e Bologna, Mancini jr ha provato anche all’estero con Oldham, Manchester City, Valladolid e Honved prima di volare negli Usa per un paio d’anni tra NY Cosmos e e D.C. United. Poi basta calcio giocato, almeno in maniera professionistica. Prima un tentativo da agente, poi la svolta dirigenziale con il patentino di direttore sportivo ottenuto nel dicembre del 2018. Nello stesso gruppo di Leonardo e di Morgan De Sanctis.
Il sogno di diventare un calciatore della Sampdoria resterà tale, ma quello di farne parte a livello dirigenziale pare prendere corpo. “Sarebbe il mio sogno vestire quella maglia” – disse nel 2014 quando giocava per la Honved di Budapest. La Genova blucerchiata è pronta a sognare dunque: dopo il passaggio di proprietà nelle solide mani di Manfredi e Radrizzani, ecco un innesto che avrebbe un sapore romantico. Papà Roberto è un idolo indiscusso e infinito da quelle parti. Nel 1990-91 fu il trascinatore della Samp che vinse il campionato: lui, Gianluca Vialli e un gruppo di giocatori formidabili in campo, Vujadin Boskov in panchina e Paolo Mantovani alla guida della società.
