Le parole di Claudio Ranieri bastano e avanzano per accogliere Jakub Jankto a Cagliari. Il tecnico allarga le braccia e fa spazio intorno a sé e al calciatore finito sotto i riflettori per la “morbosità” (è il termine utilizzato dall’allenatore) delle informazioni legata al suo coming out. L’ex centrocampista di Udinese e Sampdoria, che torna in A dopo l’esperienza tra Getafe e Sparta Praga, ha reso pubblica la propria omosessualità (“non voglio più nascondermi”, disse) e ciò che in un paese civile sarebbe normale qui ha finito col prendere il sopravvento anche sull’aspetto tecnico (che dovrebbe essere, ed è, la questione preminente).
Con molto buon senso e grande apertura mentale Ranieri ha espresso un concetto fondamentale, il filo rosso della sua riflessione nell’intervista al Corriere della Sera su quello che per molti è considerato (erroneamente) un evento: Jankto va lasciato stare e bisogna smetterla di guardare a lui come un marziano, con attenzione maniacale. Jakub è come tutti, non gli interessa il suo orientamento sessuale ma che faccia bene le cose che gli chiederà in allenamento. Ecco perché quando gli chiedono che tipo di valutazioni ha fatto sull’acquisto la replica dell’allenatore non lascia ombre.
“Ho pensato e penso a lui solo come un bravo calciatore – ha ammesso Ranieri -. Lo reputo intelligente, adatto al mio progetto, serio, disponibile, grande professionista. Queste sono le cose che io guardo in un giocatore, altre cose a me non interessano. Poi come tutti può fare bene o male”.
Mettere da parte l’ignoranza usufruendo di una corretta informazione. Ranieri lo dice chiaramente facendo riferimento soprattutto alla morbosità dell’argomento che ha avuto una vasta eco sui media con sfumature e accenti differenti. Non pensa debba proteggerlo (“un ragazzo che ha fatto quello che ha fatto lui è già forte dentro”) e invita tutti ad andare oltre gli idioti che sicuramente faranno capolino negli stadi.
“Capisco quanto Jankto debba aver sofferto prima per esternare una cosa che è naturale. Per lui è stata dura e chissà per quanti altri ragazzi lo a cominciare proprio nella famiglia – ha aggiunto Ranieri -. Per questo motivo ho sostenuto che sarebbe bello se ci fossero altri messaggi dello stesso tenore. Così che tutti capiscano finalmente che non ci sono differenze. Putroppo la mamma degli ignoranti è sempre incinta ma bisognerà andare oltre gli idioti”.

Ranieri: “Jankto non va protetto, lui è forte…”
Fonte: sportmediaset