Milan, slittano i tempi per il nuovo ds: Tare in stand-by. E se non arrivasse nessuno?

La domanda è sempre quella: ma quando arriva il nuovo ds del Milan? “Nulla è stato deciso, stiamo facendo dei sondaggi. La decisione verrà presa nelle prossime settimane”, le parole del presidente Scaroni ormai quindici giorni fa. “L’identikit? Che sia uno che ci faccia vincere. L’importante è scegliere la persona giusta”, la risposta al quesito da parte dell’ad rossonero Giorgio Furlani, che si sta occupando in prima persona della scelta della figura del nuovo dirigente da inserire in società per progettare il Milan del futuro. Il dato di fatto è che la questione del nuovo ds resta ancora un rebus senza soluzione.

Sfumato Partatici, l’ex Lazio Igli Tare sembrava l’uomo destinato a ricoprire la carica vacante dopo l’incontro a Roma con Furlani: un faccia a faccia che aveva avuto riscontri positivi, cui ne sarebbe seguito un secondo nel giro di qualche giorno. Magari quello decisivo. E invece nessun altro appuntamento in agenda con l’albanese, che essendo libero da subito potrebbe già lavorare sulla squadra per la prossima stagione. A differenza di Tony D’Amico, altro nome nella lista dei possibili ds, legato all’Atalanta fino al 2027 e che il club bergamasco non vuole liberare. Stesso discorso per Giovanni Manna e Giovanni Sartori: Napoli e Bologna non hanno alcuna intenzione di privarsene. I tempi per l’annuncio del nuovo ds sono dunque destinati ad allungarsi ulteriormente: “Non focalizziamoci sui tempi della scelta”, ha detto Furlani. Con società e squadra concentrati sulla finale di Coppa Italia a Roma del 14 maggio contro il Bologna (diretta sui canali Mediaset), i discorsi potrebbero slittare alla seconda metà del mese. Ma ora si fa largo un’altra ipotesi: e se alla fine – di fronte a nessun profilo che soddisfa appieno il club – non arrivasse nessuno?

Fonte: Sport Mediaset

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