Milan, col Napoli si torna al passato: Leao largo a sinistra, Krunic equilibratore

Ritorno al passato in casa Milan. Gli effetti benefici del nuovo modulo con la difesa a 3, inaugurato dopo la scoppola casalinga col Sassuolo e che ha portato la squadra di Stefano Pioli ai quarti di Champions, sembrano ormai essere del tutto svaniti e l’infortunio di Kalulu con la Francia Under21 spinge il tecnico milanista ad accelerare un cambiamento che sembrava comunque inevitabile viste le grosse difficoltà manifestate nelle ultime gare dai rossoneri ad andare in gol e a creare occasioni. Per la gara dopo la sosta sul campo del Napoli, antipasto della doppia sfida europea in una settimana, il tecnico sembra ormai convinto a tornare al modulo dello scudetto, quel 4-2-3-1 con cui anche nella gara di andata a San Siro i rossoneri (pur perdendo) misero in grande difficoltà i futuri campioni d’Italia.

Senza la colonna della sua retroguardia (quest’anno Kalulu ha giocato tutte le 37 partite disputate fin qui dai rossoneri), per Pioli tornare a 4 dietro diventa quasi una necessità: contro gli azzurri con ogni probabilità Theo tornerà basso sulla sinistra, a destra si rivedrà capitan Calabria, mentre al centro insieme a Tomori è ballottaggio aperto tra Thiaw e Kjaer,.

Davanti alla linea a 4 ci saranno Tonali e Bennacer, la punta sarà Giroud (che in diffida ha preso l’ammonizione apposta prima di uscire con la Salernitana per esserci al Maradona) e alle sue spalle dovrebbe agire Krunic nelle vesti di Kessie, trequartista più di equilibrio che di qualità che ha portato risultati molto positivi nel finale della passata stagione.

Qualche dubbio invece su chi giocherà sulla destra visto che Messias è ancora indisponibile (probabile il suo ritorno per l’andata di Champions), ma in questo momento Saelemaekers, che garantisce più copertura, sembra essere in vantaggio su Rebic. Da qui a domenica sera Pioli penserà agli interpreti più giusti da schierare, ma la decisione importante sembra già presa: col Napoli si torna all’antico. Anche perché non farlo sarebbe un suicidio. 

Fonte: sportmediaset

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