Italia fuori dall’Europeo, ora le riflessioni. Spalletti e non solo al centro

Fare ancora peggio di così era possibile, certo: bastava che il destro di Zaccagni con la Croazia non entrasse, e saremmo usciti già alla fase ai gironi. Ma in realtà cambia poco, perché andare agli ottavi per giocarseli in questo modo corrisponde a una figuraccia altrettanto colossale. L’Italia riprende il volo charter per tornare a casa e sarà un viaggio carico di amarezza per una squadra che ha fallito su tutta la linea. Il ricordo dell’Europeo vinto nel 2021 a Wembley con Roberto Mancini in panchina sembra lontano anni luce e Spalletti, pur al lavoro solo dallo scorso settembre, ha fallito in pieno.

Inutile nascondere che l’amara spedizione in Germania lascerà il segno. Nella squadra e non solo. Tra i convocati solo due (Darmian e Jorginho) sono over 30 e dunque se ci sarà un ricambio, non sarà per motivi anagrafici, ma causato dal rendimento in Germania. E’ indubbio che il regista dell’Arsenal abbia deluso parecchio, ma non è il solo. Scamacca, il nostro bomber “designato”, ha balbettato dopo due mesi da Superman con l’Atalanta, Chiesa ha ripetuto in azzurro le prestazioni deludenti nel 2023-24 a tinte bianconere, proprio come Di Lorenzo, a fondo sia con il Napoli sia con la Nazionale. Anche il gruppo interista campione d’Italia, a eccezione della prima sfida contro l’Albania, ha avuto più difficoltà del previsto. Si è salvato probabilmente solo Donnarumma: senza di lui e le sue parate sarebbe stato un Euro-calvario. E’ l’unico degli azzurri che ha dimostrato di avere una caratura internazionale, non a caso da anni indossa la maglia del Psg.

Fonte: gazzetta,it

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