Corsi a Sportiva: “Baldanzi e Fazzini vogliamo tenerli. Asllani merita l’Inter”

Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli, è intervenuto oggi a Radio Sportiva.

Sul principio di incendio ieri al Castellani prima di Empoli-Lecce. “Una cosa banalissima. Un mozzicone di sigaretta gettato incautamente è entrato nell’intercapedine delle due tribune, trovando carta e plastica che hanno preso fuoco. A un certo punto negli spogliatoi l’aria era irrespirabile. E’ stato domato subito l’incendio, sono arrivati i pompieri. Ma ci è voluto un po’ di tempo per togliere questo problema dallo spogliatoio. Non si riusciva nemmeno a tenere gli occhi aperti. Per fortuna poi s’è trovata una soluzione e s’è giocato. Era giusto giocare anche per la regolarità del campionato”.

La vittoria dell’Empoli sul Lecce. “Ci voleva questa vittoria. Le quattro sconfitte di fila avevano portato un po’ di tensione nella squadra. Oltre a quella col Napoli, nelle altre tre partite la prestazione c’era stata ma erano arrivate tre sconfitte. Ieri una partita preparata in 15 giorni in modo esemplare dal mister e dallo staff. La squadra era decisa a riscattarsi contro una concorrente diretta. Vittoria per 1-0 ma vittoria netta. Siamo stati superiori ai nostri avversari. Un risultato che ora ci permette di giocare con maggiore serenità, e con la serenità si tirano fuori le qualità che la squadra ha mostrato in questo campionato”.

Quanti punti mancano alla salvezza dell’Empoli? “E’ inutile negare che un po’ di calcoli si facciano. Non penso che la quota salvezza sia molto distante dall’anno scorso, fu tra i 31 e 32 punti. Però noi dobbiamo affrontare ogni gara per fare il meglio e chiudere bene la stagione. Indipendentemente dalla salvezza che mi sembra ancora da conquistare, noi stiamo passando il messaggio ai ragazzi che oggi c’è ancora strada per raggiungere il traguardo prefissato – dice Fabrizio Corsi a Sportiva – può essere un vantaggio giocare senza quella preoccupazione che possono avere le squadre sotto di noi in classifica, anche perché molti ragazzi tra i nostri sono giovani e possono completarsi nel loro percorso di crescita giocando con maggiore serenità. Un’occasione da sfruttare, mettendo da parte l’euforia che può nascere dalla vittoria di ieri dopo un periodo un po’ sofferto”.

Cosa ha detto a Baldanzi di ritorno dalla nazionale? “Non gli ho detto nulla di particolare. Uno dei nostri problemi storicamente è quello di proteggere questi ragazzi che si affacciano a questi livelli, suscitando l’interesse da parte di tutti. Un interesse che toglie qualcosa, anche se voi fate il vostro lavoro nel doverli diciamo menzionare e magari accostare a grandi club. Questa è una problematica che conosciamo e che abbiamo avuto nel recente passato – dice Fabrizio Corsi a Radio Sportiva – anche negli ultimi 10 anni abbiamo avuto giocatori importanti poi accostati a certi discorsi a gennaio che poi hanno fatto peggio. Sono discorsi che tolgono qualcosa, anche se sono dei ragazzi seri, professionali e molto attenti a quelli che sono gli obblighi di questo mestiere. Parisi per esempio ha avuto un mese e mezzo in cui non sembrava Parisi, in cui era appannato. Ieri sera invece sembrava indemoniato sia in fase offensiva sia in fase difensiva”.

C’è interesse per Baldanzi dal mercato? “Interesse e apprezzamento da più parti in Italia e all’estero quello sicuramente. Però non conta quello che si fa prima di Natale ma conta soprattutto quello che si fa nelle ultime 10 partite, soprattutto se si parla di prospettive di giocare in club più importanti. Tutti devono confermare quello che hanno fatto vedere. Diventa decisivo per noi e anche per loro l’ultima fase del campionato”.

Quanto vale Baldanzi? “Quanto vale non è tanto il prezzo che possiamo fare noi. Il prezzo lo fa chi lo chiede. Se ce lo chiedesse l’Arsenal è un discorso, e comunque non ce lo ha chiesto l’Arsenal. Se ce lo chiede una squadra italiana che fa la Champions il prezzo sarà un altro. Vedremo che prospettive ci saranno. Noi comunque pensiamo di potercelo godere ancora un anno. Pensiamo che sia lui sia Fazzini debbano ancora completarsi prima di tutto dal punto di vista fisico. Ci vogliono 24-30 mesi per la maturazione. Loro lavorano da un anno con la prima squadra”.

Quale futuro per Vicario? “Un ragazzo serio, sa quello che ha fatto per migliorarsi e sa quello che deve fare per migliorare. Ha avuto questo infortunio, dovrebbe allenarsi dalla settimana prossima. L’anno scorso ha giocato 38 partite, quest’anno ne farà una trentina. A me non viene in mente un gol preso in cui lui avrebbe potuto fare qualcosa in più. Invece se vediamo i più bravi vediamo che qualche errore lo fanno – dice Fabrizio Corsi a Sportiva – Non voglio portare male, ma credo possa essere un ragazzo che possa giocare in una squadra importante. Saremmo i primi ad essere contenti anche per lui”.

La Fiorentina cerca casa per i lavori al Franchi dal 2024 al 2026: può venire a giocare a Empoli? “I problemi sono tutti dell’amministrazione comunale ma anche di Questura e Prefettura. Più che dare la nostra disponibilità, non ci è stato chiesto nulla di ufficiale. Ovviamente ci dispiace, non possiamo noi suggerire le soluzioni. Se dovessimo mettere mano al nostro stadio già avremmo i nostri problemi per mettere tutto a fuoco compresi gli eventuali disagi per la realizzazione. Per quanto ci riguarda stiamo cercando una soluzione, visto che stiamo facendo giocare l’Empoli in uno stadio non idoneo per i requisiti del calcio di oggi. Vorremmo trovare una soluzione”.

Asllani titolare nell’Inter oggi in Coppa Italia. “Io guardo con attenzione, sono interessato a quello che fa Asllani, come se fosse un nipote che è andato all’Inter. Io ho visto tutte le sue partite e sono rimasto soprattutto sorpreso da chi ha commentato le partite dell’Inter e che non ha visto quello che ho visto io, le sue qualità che gli hanno permesso di affermarsi da noi. Sono abbastanza sorpreso che non trovi spazio in un’Inter dove ci sono giocatori importanti che stanno facendo bene e altri che stanno facendo malino. Io un’esperienza in una realtà diversa, magari il mio parere è fuori luogo. Lì si tratta di gestire campioni, spogliatoio e forse gestire persone che non appartengono alla nostra cultura”

 

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