Champions, Inter: crocevia Benfica, Inzaghi se la  gioca con le sue certezze

La partita è di quelle che hanno le sembianze di un crocevia: sta meglio l’Inter, visto il pareggio esterno all’esordio con la Real Sociedad, per il Benfica c’è più pressione, alla luce del ko interno col Salisburgo, ma va da sè che a San Siro nerazzurri e portoghesi – le due squadre inizialmente considarate favorite, almeno sulla carta, nel raggruppamento di Champions – si giocano un passo importante nel rispettivo cammino europeo. Certo peserà anche il risultato dell’altro match tra austriaci e baschi, ma intanto chi vincerà a San Siro – il pari potrebbe essere indigesto per entrambe – potrà mettere all’angolo l’avversario più temuto.

L’Inter si allena in tarda mattinata, a seguire ci sarà modo di ascoltare mister Inzaghi: da Salerno è tornata una squadra rinfrancata, trascinata dal suo capitano, con decisamente meno tossine nelle gambe e nella testa di quella che a metà della scorsa settimana era inciampata contro il Sassuolo. C’è chi ha riposato e chi ha ricarburato, chi ha dato ulteriori conferme e chi ha allontanato dei dubbi: Inzaghi dovrà rinunciare ai soli Arnautovic (lungodegente) e Frattesi (dovrebbe rientrare col Bologna), spera di recuperare Cuadrado (ieri ha lavorato in parte con il gruppo) ma detto questo ha già da giorni sostanzialmente in testa chi scenderà in campo dal primo minuto. Intoccabile la coppia in attacco: Lautaro e Thuram. Chi altri? verrebbe da chiedersi.

Ma di altri c’è solo Sanchez, che male non ha fatto a Salerno ma che in Champions parte un passo indietro. Centrocampo con Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan: sia Asllani che Klaassen non sono dispiaciuti sabato scorso, tutt’altro, specie l’albanese, ma per una partita del genere servono i titolarissimi, diciamo così. Sugli esterni si inverte nuovamente la rotazione a sinistra, con Dimarco prima e Carlos Augusto poi, mentre a destra difficile pensare che non venga sfruttato l’ottimo momento di forma di Dumfries a discapito della duttulità di Darmian. Ma anche qui vale sempre lo stesso discorso: il ragionamento va fatto sull’intero match, sui novanta minuti. E’ in difesa che ci sono più margini per il dubbio. Ma il rientro di Bastoni pare certo, così come la conferma di Pavard, il ballottaggio resta aperto per Acerbi (favorito) e De Vrij. Alle 15, in ogni caso, la conferenza di Inzaghi: se non certezze, sicuramente sono attese indicazioni.

Fonte: Mediaset Sport

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