Edwin Moses a Sportiva: “Record di Warholm? Con le scarpe di oggi volerei”

Edwin Moses, leggenda dell’atletica leggera (lo statunitense è stato due volte campione olimpico nei 400 hs in cui è rimasto imbattuto dal 1977 al 1987 stabilendo quattro primati del mondo), ha parlato in esclusiva a Radio Sportiva a margine del Premio Internazionale Fair Play Menarini.

Buonasera Edwin, tra 10 giorni ci saranno i campionati del mondo di atletica a Eugene: negli Stati Uniti sappiamo ci sono molte aspettative. Cosa ci dici dei 400 ostacoli, la tua disciplina.
“Non sappiamo chi potrà vincere, il detentore del record del mondo è out, ci sono tempi molto molto veloci da parte di altri protagonisti, la gara sarà apertissima, davvero in molti possono vincere”.

Il primatista Warholm è infortunato, forse non sarà al Mondiale, cosa pensi del suo tempo, il suo record del mondo è incredibile, ha corso sotto i 46 secondi.
“Credo che se avessi avuto l’opportunità di gareggiare su queste piste, con questo tipo di scarpe forse avrei corso molto più veloce, loro possono usare degli scarpini che non sono mai stati così performanti, almeno un 2% sulla prestazione. Guardando le gare penso a cosa sta succedendo, quello che è accaduto ora non l’ho mai visto e non sarebbe mai accaduto quando correvo, c’erano solo dei piccoli cambiamenti nelle scarpe adesso ci possono essere e vedi cosa sta succedendo con i tempi”.

Per i nostri ascoltatori ricordiamo che Edwin Moses è stato imbattuto per 10 anni, ha vinto più di 100 gare di fila… adesso il campione olimpico dei 400 ostacoli Wharolm come dicevamo è infortunato, il nostro campione olimpico dei 100 metri Marcel Jacobs anche lui è infortunato, è perché l’anno dopo i Giochi è troppo difficile?
“No io credo che sono infortunati e si continuano a infortunare perché corrono solo 6 o 7 gare all’anno e corrono duro dall’inizio della stagione. E’ abbastanza incredibile vedere gente correre 9 e 7 o 9e8 nei 100 metri uno o due volte per anno, non puoi tenere questo tipo di performance, correre attorno ai 47 secondi nei 400 ostacoli all’inizio della stagione e partecipare solo in alcune gare, quindi loro gareggiano solo per il tempo per fare tempi migliori, non correre per competere gli uni con gli altri, questo porta a un sacco di infortuni. Sarebbe meglio vederli correre 10-15 gare di fila.
L’ultima per Edwin Moses, chi sarà la stella di questi Mondiali di atletica, Duplantis, o magari un americano? 
“Non lo so perché tutti vorrebbero esserlo. Già solo se hai vinto una medagli olimpica o infranto un record del mondo sei uno dei candidati, quindi non voglio fare pronostici”.
Cosa è il fair play per te, perché questa è la serata Fair Play Menarini, cosa è il fair play nello sport.
“Per me il fai play è mantenere viva l’integrità dello sport. Trattare gli avversari con correttezza, e credo che la cosa più importante sia l’anti-doping che in tutto il mondo deve funzionare per servire a tenere la corruzione fuori dallo sport”.
Tu sei stato uno dei primi in questa battaglia: a che punto è la lotta contro il doping a oggi?
“E’ sempre lo stesso. Ancora combattiamo con, lo sai basta pensare a eventi come quelli accaduti in Russia nel 2014 a Sochi. Credo questo sia l’anno in cui scadono i 10 anni da Londra e ci confrontiamo ancora con quello, abbiamo ancora 4 anni per vedere i risultati dei test da Rio, e poi Tokyo, quindi l’alto livello di corruzione negli ultimi 6-8 anni non credo sia il più  alto che vedremo nello sport”.

 

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