Battere il Monza per passare (almeno) una notte in vetta e poi a Pasqua tifare Bologna che ospiterà l’Inter capolista avanti di tre punti. Questo turno di campionato sulla carta è favorevole al Napoli nella lotta scudetto, ma occhio alle bucce di banana. Antonio Conte presenta in conferenza stampa la sfida contro i brianzoli ormai retrocessi.
LA CONFERENZA DI CONTE
È solo una questione di pressione? Chi la sente di più tra voi?
“C’è prima di tutto da conquistare il piazzamento in Champions. Al di là di tutto, avremo l’opportunità di avvicinarci, facendo un buon risultato, a un traguardo prestigioso e non preventivabile a inizio anno. Ma noi l’abbiamo detto, siamo lì, chiaramente cercheremo di dar più fastidio possibile fino alla fine”.
A 6 giornate dal termine cosa manca per la ciliegina sulla torta?
“Sono state dette tante cose a inizio d’anno da parte mia, alcune posso confermarle, altre non posso confermarle. Non rinnego niente, ma ti rendi conto di alcune situazioni e non mi sento di confermare tutto quello che ho detto. È stato chiaro anche il discorso di Kvara, dissi che Napoli non doveva essere un club di passaggio, non vorrei passare per bugiardo su cose disattese. In questi 8 mesi qui a Napoli ho capito che tante cose qui a Napoli non si possono fare”.
“Di continuare a sognare, noi dobbiamo alimentare il loro sogno, stiamo facendo qualcosa che va al di là delle aspettative viste le premesse e cosa era accaduto l’anno scorso. Noi ci siamo, dobbiamo continuare ad alimentarlo con tutte le forze, sappiamo che non è facile, non è stato facile finora e ci saranno altri ostacoli da superare e dovremo essere bravi come lo siamo stati finora, senza alibi, facendo con quello che abbiamo. Noi siamo i primi a voler alimentare, la passione che ci hanno trasferito merita questo”.
Non vincete in trasferta da 91 giorni. Come se lo spiega?
“Questi sono dati e sono inconfutabili. C’è anche che siamo al secondo posto a tre punti dall’Inter. Non vinciamo da un po’, ma non perdiamo anche da un po’, Como a parte. Abbiamo anche perso punti nel finale o nel recupero, come a Roma. Non siamo stati fortunati. Questa squadra ha dimostrato di avere una certa regolarità e solo così si possono ottenere gli obiettivi prefissati. Detto questo non vinciamo fuori casa da tanto tempo e vorremmo riprendere a vincere”.
Ha detto che dopo ‘8 mesi alcune cose non si possono fare,’ quali?
“Ho già risposto, non c’è bisogno di sottolineare, facciamone un’altra”.
Toccherà a Rafa Marin?
“Toccherà a Rafa Marin, abbiamo quattro difensori, due sono fuori e se la matematica non è una opinione ne rimangono due”.
Come sta Buongiorno? Il risultato dell’Inter rafforza il percorso che state facendo?
“Complimenti all’Inter, in semifinale battendo una squadra forte, da persona di calcio che ha l’Inter come avversaria vanno fatti i complimenti. Non c’era bisogno di questa partita per capire quanto fosse forte, non a caso è in corsa in tutte le competizioni e questo rafforza il campionato che stiamo facendo. È qualcosa di importante. È un bene per il calcio italiano, negli ultimi anni s’è sempre fatto rispettare, c’è poco da dire, intensità non intensità, è il terzo anno consecutivo che arriviamo in semifinale o in finale. Può essere un caso se succede per un anno, ma se accade ogni anno significa che il calcio italiano è di livello. Su Buongiorno monitoriamo la situazione, vediamo, non mettiamo date e fretta, è una situazione in fase di difensori molto critica ma alibi zero. Domani si va in campo per vincere, punto e basta”.
Che insidie nasconde una partita con una squadra che rischia il record negativo di punti.
“Le partite vanno giocate, io quando avevo appena esordito a 16 anni col Lecce, se ricordate un Roma-Lecce, il Lecce retrocesso da mesi vinse in casa della Roma e la Roma perse lo Scudetto. Io ho un’esperienza molto particolare per capire e dirlo ai miei giocatori, non c’è scritto da nessuna parte che una squadra che non sta facendo bene possa partire sconfitta, le gare vanno giocate e bisogna prendersele. Dobbiamo essere bravi, da squadra che sta lottando per lo Scudetto, a prenderci la gara, nessuno ci regalerà nulla. C’è tutto da perdere”.
L’altra volta si era augurato che McTominay facesse più gol. E ora?
“Ora dico Di Lorenzo, mi aspetto da Giovanni che ci dia una spinta in più. Spero di portare bene come l’altra volta”.