Inter, Inzaghi: “Sempre polemiche sui cambi, ma a Parma 4 su 5 per infortunio”

Su come tenere i ragazzi concentrati

“Bisogna tenere sempre i ragazzi concentrati. Puntualmente dopo Parma si è parlato dei cambi, sono stati quattro cambi forzati. Potevo dire a Farris di specificarlo, ma non l’ho fatto perché volevo sentire cosa si sarebbe detto e purtroppo come spesso capita si è parlato tanto. Però i ragazzi sono abituati a queste cose. Bastoni e Calhanoglu più sì che no, Dimarco più no che sì. Lautaro ci sarà, anche se per lui avevamo programmato solo 45′ a Parma”.

Sul gap col Bayern Monaco

“Senz’altro rispetto a due anni e mezzo fa siamo cresciuti notevolmente. Resta il divario del budget, loro hanno introiti differenti. Però bisogna sempre guardare il campo e nelle prime otto partite abbiamo fatto meglio di loro. Hanno giocatori di differenza, praticano un ottimo calcio e hanno un bravo allenatore”.

Su cosa aspettarsi dagli avversari 

“Sono sempre intensi, li ho affrontati nel 2020 con la Lazio e nel 2023 con l’Inter. Hanno delle assenze come noi, sarà una partita da fare da squadra, tutti dovranno essere partecipi, perché ci saranno dei momenti in cui soffrire tutti insieme”.

Sulle priorità stagionali

“Da 4 anni a questa parte non abbiamo mai pensato a nulla, abbiamo vinto sei titoli che potevano essere otto con scudetto e Champions. Sono orgoglioso di quanto fatto e stiamo facendo quest’anno, ci stiamo superando. È per quello che dico che i ragazzi devono essere ancora più applauditi. Si parla solo di assenze del Bayern, ma noi abbiamo cinque giocatori che sono rimasti a Milano. Noi lavoriamo, andiamo avanti sapendo che domani ci sarà un grandissimo scoglio davanti a noi. Con grande fiducia”.

Sul divario tra Serie A e altri campionati europei

“È difficilissimo competere, non è stato facile restare competitivi come abbiamo fatto. C’è stato un ridimensionamento del budget ma l’Inter è sempre rimasta ai vertici grazie ai giocatori e a una dirigenza forte, a partire dal presidente Marotta, passando per Ausilio, Baccin e Zanetti. Senza dimenticare Zhang e ora Oaktree. È come se fosse un altro trofeo, un motivo di grandissimo orgoglio per la società”.

Fonte: sportmediaset

Ti potrebbe interessare

Menu