‘è stato un tempo in cui la Nazionale aveva Il Problema, e poi eventualmente altre incognite, incertezze, questioni minori da risolvere. Il Problema era: il centravanti. Lo è stato anche per Luciano Spalletti, magari meno che per chi lo ha preceduto, e comunque il mestiere di c.t. dell’Italia, sotto questo punto di vista, è stato sempre anche il dovere di barcamenarsi, gestire l’emergenza, cercare soluzioni alternative. Oggi è il tempo, soprattutto, di Mateo Retegui e Moise Kean: il meglio che c’è in Serie A, in fatto di gol. E se in vista delle prossime convocazioni per la doppia sfida alla Germania di marzo varrà come sempre la regola dei due per ruolo, diciamo che il c.t. può coltivare pensieri sereni. Quello del centravanti è diventato il problema minore, con la “p” minuscola.
Entrambi sono cresciuti completando il repertorio: l’ambiente di Bergamo e Firenze li sta aiutando, ma sono stati bravi anche loro
È così, Spalletti?
“Al momento è così, ed è sempre bene dire al momento. È così anzitutto per quello che dice la classifica marcatori: sono due bomber nel vero senso della parola. E questa per me e per il mio lavoro è una gratificazione, più che una consolazione”.
A proposito di classifica marcatori: sa da quanto due italiani non erano in testa, a questo punto della stagione? Più di dieci anni, parliamo di Toni e Immobile.
“A questo non avevo pensato, sono cose più da voi giornalisti. Ma ciò non significa che non sia una bella lettura”.