Così il difensore della Fiorentina classe 2004 in esclusiva a Radio Sportiva.
IL PRIMO GOL IN SERIE A. «Sinceramente non me l’ero immaginato e alla fine è arrivato questo gol, anche in un bellissimo momento per ricominciare a mettere in piedi una partita contro la Lazio che sembrava stregata, in cui abbiamo colpito addirittura quattro pali. Ma ero convinto che l’avremmo portata a casa per come stavamo giocando. Obiettivo? Quello che cerchiamo di fare è andare avanti partita dopo partita, perché ci attende un tour de force tra campionato, Conference League e Coppa Italia. Guardiamo solo al prossimo avversario, i conti si faranno alla fine».
SULL’AFFERMAZIONE PERSONALE. «Penso tantissimo a questo ultimo anno che è stato bellissimo e nemmeno io in estate me l’aspettavo. Sono felicissimo di tutto ciò. La stagione in Serie D mi è servita tantissimo e devo ringraziare Antonio Soda che era il mio allenatore a Gozzano: compagni che avevano 10-15 anni più di me che ne avevo 16 mi hanno raccontato la vita che avrei potuto affrontare. Sono stati fondamentali».
FRATELLO DODO. «Con lui ho un rapporto eccellente, sembriamo fratelli. Fin da quando ho iniziato ad allenarmi in prima squadra mi ha dato consigli, mi ha dato una mano a crescere e se sto vivendo tutto questo devo ringraziare anche Dodo».
MAESTRO ITALIANO. «Con il tecnico mi trovo benissimo. Mi ha inserito nel gruppo squadra durante la pausa dei Mondiali per insegnarmi tantissime cose: il suo gioco, la sua tattica, e infine mi ha fatto esordire a Genova alla prima giornata di campionato dove non mi sarei mai aspettato di essere titolare. Devo tutto a lui».
SOGNO AZZURRO. «Ora sto solo pensando partita dopo partita, perché è fondamentale fare bene con la Fiorentina per sperare in una convocazione in Nazionale. E’ comunque bello essere in competizione per poter guadagnare un posto nel gruppo di Spalletti e per me sarebbe un sogno».
INDIMENTICABILE UNDER 19. «E’ stato un periodo spettacolare e Alberto Bollini, l’allenatore di quella Under 19, è stato fantastico. Abbiamo avuto un inizio difficile e ci siamo qualificati come miglior terza, poi a marzo abbiamo disputato una grande fase d’élite per arrivare a Malta e vincere il titolo dopo aver battuto la Spagna in semifinale e il Portogallo in finale. E’ stato qualcosa di indimenticabile».
IL 2024 CHE VORREI. «Di sicuro sarebbe davvero bello portare un trofeo a Firenze che è la cosa che voglio principalmente e poi appunto un altro sogno sarebbe essere convocato in Nazionale e andare all’Europeo in Germania».