La penultima qualificata fra le magnifiche otto di Coppa d’Africa è il Mali, capace di superare il Burkina Faso nonostante un finale in sofferenza e accedere ai quarti: ora la sfida ai padroni di casa della Costa d’Avorio. Tanti rimpianti invece per gli Stalloni che pagano le disattenzioni difensive (soprattutto del pilastro del Leverkusen, Tapsoba) e si svegliano tardi, salutando così la competizione. Il programma degli ottavi di finale si completa alle 21: c’è Marocco-Sudafrica.
Pronti-via e i burkinabè vengono puniti dal fuoco amico: il colpo di testa di Sinayoko è respinto da Koffi, sulla ribattuta Tapsoba anticipa Haidara ma segna nella propria porta. Gli Stalloni impiegano una ventina di minuti per anestetizzare lo svantaggio e provano a rispondere col mancino di Ouedraogo (blocca Diarra). Dall’altra parte però Sinayoko è scatenato: prima una girata che chiama Koffi al colpo di reni (30’), poi il colpo di punta su cui si accartoccia il portiere burkinabé (36’). Il duello si rinnova in apertura di ripresa, ma stavolta vince il maliano, preciso col mancino da due passi: 2-0. Ma la difesa delle Aquile si fa male da sola al 55’ quando Kouyate intercetta col braccio: rigore per gli Stalloni, Bertrand Traoré accorcia. Il Burkina fa all-in e cerca la remuntada, ma si fa vedere solo con la zampata di Konaté su cui è reattivo Diarra. E anzi, si illude pure al 90’, quando Dayo segna ma in netto fuorigioco. Recupero lungo come al solito: si gioca fino al 100’ ma il Mali regge. E fa festa al triplice fischio.