“Esser qui mi rende un uomo felice, torno in un ambiente che penso di conoscere abbastanza bene. Dovro’ mettere anche io un piccolo mattone in tutte le dinamiche che andremo a vivere”. Lo dice Gianluigi Buffon, nel giorno della presentazione da nuovo capodelegazione dell’Italia, ruolo ricoperto prima da Vialli. “Con lui avevo un rapporto straordinario: aver la presunzione di poter essere da subito al pari suo sarebbe sbagliato, cercherò di essere sempre me stesso”. “E’ un cruccio – ha poi concluso – non aver fatto il mio 6/o mondiale, ma la vita mi ha saputo ripagare. Che Italia vorrei? Generosa e capace di tornare a emozionare”.
