Ledecky e Pallister subito avanti, Simona passa ai 200 in 2’02”64, ai 300 la romana passa seconda in 4’08”31, la Ledechy non fa il vuoto. L’azzurra è agile, con una frequenza molto alta: ci sono 3”68 di margine per l’americana, ma l’azzurra sta facendo gara sull’australiana. L’americana ai 500 intensifica il ritmo di bracciata, l’aussie patisce. Agli 800 Simona passa in 8’19”72 vantando un margine di 2” dalla Pallister e davanti l’olimpionica a 5”65. Ai 1000 il secondo posto si consolida in 10’26”27 e sei metri di margine, la Pallister pensa più a difendere il bronzo che ad attaccare l’azzurra. A 300 metri dalla fine, in 12’33”55, Simona patisce la stanchezza ma vede avvicinarsi l’obiettivo. E finisce per raggiungerlo prima di emozionarsi: “Mi sono tolta un peso, mi sono ripresa la gara, mentalmente non è stato facile”. Per la Ledecky è il ventesimo oro in carriera con sole tre sconfitte (2 nei 400 sl dall’australiana Titmus, 1 nei 200 sl da Federica Pellegrini”. Dice Simona: “Volevo riprendermi la medaglia e questo è il primo argento in assoluto nei 1500 ai Mondiali, quindi sono molto contenta, è una medaglia per la mia famiglia che mi ha consentito di nuotare”.