Come accaduto sette giorni fa in Texas, secondo turno di prove libere maggiorato (novanta minuti invece di sessanta), ma soprattutto interlocutorio a Città del Messico, perché dedicato al test “in corsa” degli pneumatici Pirelli per il 2023. A svettare nella classifica dei tempi (anche in questo caso come già avvenuto ad Austin con Leclerc) sono stati i piloti in parte esentati dall’incombenza in quanto assenti dal turno iniziale. Miglior tempo per George Russell (che aveva lasciato spazio in FP1 a Nyck De Vries) davanti a Yuki Tsunoda (Liam Lawson sulla sua Alpha Tauri), staccato di 828 millesimi e terzo tempo per Esteban Ocon (+1.207) che recupera il volante della sua Alpine da Nick Doohan, figlio di Michael, cinque del cinque volte iridato della 500 del Motomondiale. Poi finalmente (per forza di cose staccati da Russell) arrivano gli altri grossi calibri: quarto tempo per Lewis Hamilton davanti alle Red Bull di Sergio Perez e Max Verstappen (il messicano come nelle FP1 più veloce dell’olandese), seguiti dalle Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz (settimo ed ottavo), ma il monegasco è finito dopo una quarantina di minuti contro le barriere in uno dei tratti più impegnativi del tracciato, sbattendo con il posteriore della sua F1-75.
