Al termine di una gara infinita – scattata con un’ora di ritardo per la pioggia e spezzata in due da un incidente a Mick Schumacher, Sergio Perez vince la 68esima edizione del Gran Premio di Monaco resistendo nei giri finali al forcing di Carlos Sainz che non trova lo spazio per superare il messicano in difficoltà con gli pneumatici. Terzo gradino del podio per Verstappen che allunga ancora nel Mondiale su Charles Leclerc, quarto e furioso al termine di un GP condizionato da un pasticcio al pit stop nella prima parte della gara.
La rabbia di Leclerc, la felicità di Perez, la paura per Schumacher. La 68esima edizione del Gran Premio di Montecarlo ha offerto un caleidoscopio di emozioni all’altezza della sua storia ma su tutte spicca sicuramente l’ennesima delusione del ferrarista di casa che per il secondo anno consecutivo aveva messo a segno la pole positon ma che ancora una volta deve rinviare il sogno della vittoria. Subito prima della bandiera rossa per l’incidente di Schumacher alle Piscine (Haas spezzata in due ma pilota incolume), Leclerc aveva in pugno una gara iniziata con un’ora di ritardo a causa del orte acquazzone che si era abbattuto sul Principato nell’imminenza del via. Richiamato ai box per montare gli pneumatici da asciutto (tre giri dopo essere passato alle intermedie…) e poi rispedito in pista – quando si trovava già in corsa box – Charles si è ritrovato terzo e poi quanto alle spalle di Verstappen nel momento in cui è stata data bandiera rossa. Soprattutto però senza altra possibilità diversa da quello di chiudere il trenino Red Bull-Ferrari nel secondo… tempo di un GP che ha offerto meno emozioni del primo, almeno fino a quando il leader Perez (il più lesto a paare dalle gomme full wet alle intermedie) non si è trovato in difficoltà con il degrado delle slick medium montate da lui e dal compagno di squadra, mentre le Ferrari avevano preso il via (lanciato) della seconda parte del GP con pneumatici di mescola dura.