Di Francesco rischia la panchina, ma non è il principale colpevole

Durante il microfono aperto con gli ascoltatori di Sportiva, Pierparolo Marino ha risposto alle domande degli ascoltatori. Ecco le sue considerazioni:
Sui cori negli stadi: “Quando la discriminazione territoriale in una Nazione assume toni offensivi e denigratori arriva a sfociare in una forma di razzismo. La ‘questione meridionale’ è storica e la differenza fra Sud e Nord è equiparabile a una discriminazione razziale. Col termine ‘napoletano’ si connotano tutti i meridionali ma non faccio differenze fra discriminazioni territoriali e razziali”.

Su Ibrahimovic: “Il Milan ne ha necessità perché Gattuso ora gioca con due punte e ha due attaccanti e basta.
Sul campionato: “Il calcio ci insegna che fino a quando l’aritmetica non dà ragione, tutti sono legittimati a sperare. I distacchi cominciano a essere enormi e tutto è recuperabile”.

Sulle scritte a Firenze: “Non bisogna nemmeno parlarne di questo scempio, fortuna che non erano striscioni dentro lo stadio perché sarebbe stato ancora peggio”

Sulla Juventus: “Attualmente è competitiva in ogni reparto, ma se proprio si dovesse metterei mano in difesa, si può fare qualcosa in più nella profondità e nella qualità”.
Sul Palermo: “Aspetto che il tempo possa chiarire la concretezza della cessione di Zamparini, perché già altre volte aveva parlato di vendita e poi non si era tradotta in niente di fatto”.

Su Di Francesco: “Potrebbe rischiare in caso di sconfitta con l’Inter, ma secondo me non è il colpevole di questo momento negativo. Credo perciò che rischi ingiustamente e spero possa restare in sella alla Roma”.

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