Zoff: “Serie A? Sento parlare di algoritmi, ma è un segnale contro lo sport”

Il mito del calcio italiano Dino Zoff è intervenuto ai nostri microfoni nel giorno dell’anniversario della finale dell’Europeo del 1968:
Europeo 1968? Questa coppa per l’Italia fu la prima dopo i mondiali, quindi per la Nazionale è stata la pietra miliare. A quei tempi si combatteva con la forza di certe squadre del tempo, come la Russia.

La monetina in semifinale dell’Europeo 1968? Fu un sorteggio importante ma semplice. Noi rimanemmo negli spogliatoi per sapere del passaggio del turno.

Europeo 2021? Questa nazionale poteva già fare bene adesso, ma con un anno in più anche i giovani avranno più esperienza e credo che potremo far meglio.

Serie A? Non si poteva accontentare tutti. L’importante è concludere il campionato, per quanto anomalo sia. Sento parlare di algoritmi, ma è un segnale contro lo sport. E’ la classifica che rappresenta l’algoritmo unico e inattaccabile.

Juve e Lazio? La rosa della Juve è straordinaria ed ha i favori del pronostico, ma la Lazio ha degli stimoli superiori. Iniziare dopo un periodo così lungo di inattività può comportare qualche problema.

Sainz e Leclerc? Bisogna trovare una soluzione, non si può puntare su tutti e 2 con avversari forti come la Mercedes. Di Vettel ho grande considerazione.

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