La ripartenza è stata un po’ triste mancando la tifoseria e giocando a porte chiuse: non è un calcio cosi emozionante ma i giocatori sono professionisti e devono giocare in queste condizioni. La lista a 22 aveva bloccato il mercato e creato disoccupati: portarla a 24 mi sembra la soluzione più giusta e un buon compromesso sia per i calciatori che per le società. Noi siamo riusciti a muovere giocatori sia in entrata che in uscita e credo che il buon senso abbia avuto la meglio. Quest’anno abbiamo progettato una squadra completamente nuova cambiando 14 giocatori e inserendo molti giovani. Sono contento che si parli di Frabotta che ho avuto al Renate: vederlo arrivare in serie A vuol dire che la serie C ha un senso perchè permette ai giovani di mettersi in mostra. La serie C dovrebbe essere un campionato formativo, i giovani devono trovare spazio per giocare e la serie C è adatta. Io sono a favore delle seconde squadra, lo ha fatto solo la Juve che ha vinto la Coppa Italia di Serie C: non so perchè non l’abbiano seguita ma la Juve ha dimostrato che può funzionare. Il 2-1 all’Arezzo ci ha dato sicurezze e fiducia ma oggi abbiamo una partita molto delicata contro una neopromossa che ha vinto bene a Trieste: dobbiamo avere rispetto del Matelica ma siamo consapevoli della nostra forza. Il campionato è avvincente e difficile ma anche stimolante, il girone B è molto competitivo e dobbiamo affrontarlo al meglio: siamo attrezzati per farlo vogliamo fare un campionato da protagonisti, lanciando giovani e stando più in alto possibile in classifica.
